Quest’estate ho provato per la prima volta l’ebrezza di partecipare ad un Festival musicale all’estero. D’altronde per me il connubio musica – viaggi è perfetto! La scelta è ricaduta su Leeds per tutta una serie di ragioni: concomitanza con il mio compleanno, line up di tutto rispetto e Leeds, città in cui ho trascorso quasi un anno della mia vita.

Il Leeds Festival è abbastanza famoso e ha ormai alle spalle una storia fatta di grandi nomi. Da molti anni si svolge in concomitanza con il Festival di Reading, ospitando gli stessi gruppi ma in giorni diversi. I biglietti li ho presi a marzo sul sito Ticketmaster, e compresi di prevendita mi sono costati 86 € a capoccia solo per la serata conclusiva, quella che prevedeva i Red Hot Chilli Peppers, gli Imagine Dragons, i The Counteneers e tanti altri. Ritiro dei biglietti presso il luogo dell’evento.

Arrivare a Leeds non è difficile, ma dipende dal vostro punto di partenza. Io, ad esempio, ho trascorso qualche giorno a Manchester prima del concerto. Motivo per cui ho raggiunto Leeds in treno. Se anche voi dovete spostarvi in treno da una qualsiasi altra città inglese, vi consiglio di prenotare il treno in anticipo tramite questo sito, che vi consente di effettuare una ricerca su tutte le compagnie ferroviarie presenti in gran Gran Bretagna.

Arrivati a Leeds vi accorgerete che si tratta di un grande centro commerciale all’aperto. A parte il Town Hall e la sua piazza, dove potete anche trovare la Leeds Art Gallery, non c’è molto altro da vedere. Nel complesso comunque è carina, ed è molto viva. Per me tornarci dopo 10 anni è stato intenso. Lì ho trascorso un anno bellissimo della mia vita, circondata da amici provenienti da tutto il mondo con cui ancora sono in contatto.

Tornando a noi… siamo arrivati in città la mattina intorno le 10 e abbiamo impiegato più di 3 ore per trovare degli stivali di gomma. Eh già, ecco il primo consiglio da segnare se volete andare ad un festival inglese: gli stivali. Nonostante in giro ne fossero tutti dotati, confesso di essere stata scettica sulla loro utilità. Col senno di poi, posso dirvi che se non li vessi comprati, probabilmente me ne sarei dovuta tornare in hotel. Ma procediamo per gradi…

Trovati gli stivali (per fortuna i negozi a Leeds non mancano), siamo tornati in hotel per cambiarci. L’hotel che avevamo scelto è il Quebecs. SUPER CONSIGLIATO! È una boutique hotel a 4 stelle davvero molto bella. Avendo prenotato con molto anticipo su Booking, abbiamo pagato circa 84 € per una camera doppia per una notte. Credetemi, considerato l’hotel si tratta di un prezzo più che ragionevole. Considerate poi, che al di là della bellezza, l’hotel si trova in una posizione ottima, proprio di fronte la stazione di Leeds.

E proprio vicino alla stazione di Leeds (di fronte l’Hilton Hotel) abbiamo preso il bus per andare a Bramham Park, location del festival. Anche qui fate attenzione a due cose: prima di mettervi in coda chiedete a qualcuno dove è possibile acquistare i biglietti (non credo che vengano venduti sempre allo stesso punto). Non è infatti possibile acquistarli sul bus. Altra cosa: noi ci siamo messi in coda alle 16:00 circa del pomeriggio e nonostante la fila fosse bella lunga, è stata comunque scorrevole. Tuttavia, chi si è messo in coda dalla tarda mattinata in poi, ha dovuto attendere anche 2 ore!!

Arrivati a Bramham Park, abbiamo ritirato il biglietto e ci siamo messi in coda per l’entrata. All’ingresso, oltre i tradizionali controlli di sicurezza sulle borse, viene ritirato il biglietto e attaccato al polso il braccialetto di plastica necessario per accedere. Una volta entrati ci siamo resi conto d quanto gli stivali fossero necessari. Giuro, abbiamo visto cose che voi umani non potete nemmeno immaginare!!! È anche necessario sapere che bisogna portare con sé del cibo e dell’acqua. Una volta che si accede al main stage, è molto difficile tornare nell’area ristoro per comprare qualcosa. Noi, ad esempio, non abbiamo cenato.

Tutta la fatica fatta del camminare nel fango è stata comunque ripagata dal concerto. I RHCP…che ve lo dico a fare…SUPERLATIVI! Bella scoperta anche i The Counteneers. Unico inconveniente l’uscita. Memorizzate bene, anzi benissimo, da dove entrate. Perché se per caso sbagliate, rischiate di camminare nel fango per più di mezz’ora vuoto. A noi è successo! Altra odissea l’attesa del pullman. Ancora non mi capacito di come, in un paese organizzato come l’Inghilterra, sia possibile far aspettare al freddo per 4 ore più di 4000 persone. Un incubo!

Per fortuna, alla fine, siamo riusciti a rientrare. In giro per Leeds era impressionante la quantità di fango e di scarpe e stivali abbandonati un po’ ovunque (specie di fronte agli hotel). Uno spettacolo davvero particolare.

Quindi…cosa abbiamo imparato da questa esperienza?
• Che gli stivali di gomma ad un festival sono indispensabili
• Che la musica è quella cosa meravigliosa che ti spinge a camminare in mezzo al fango per ore a cuor leggero
• Che tornare in un “Posto del Cuore” a volte può mettere su un po’ di tristezza

 

  • Leeds Festival
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