Eh niente, sono passati 11 giorni, eppure io al tuo concerto di Taormina continuo a pensarci. La sera continuo a struccarmi e a spalmarmi la crema anti cellulite canticchiando “Osso di seppia” (la versione riarrangiata per il tour “Corde” per intenderci, quella con l’intro che mi gasa più di 10 Red Bull messe insieme). Poi vabbè ripenso a te, ma non a te in generale, a te che canti “Le Stelle” che è in assoluto la mia canzone preferita. E lì appoggiata a quel palco, mentre la cantavi ho pianto. Ho pianto perché ho sentito montarmi dentro un mare di gratitudine. Si Alessà ero grata, grata di poter vivere quel momento. Di poter essere al concerto del mio cantante preferito sotto il palco e di poter ascoltare la sua voce. E allora sai, io ho la mente nostalgica a sottofondo triste, così ho pensato a Gabriele. A lui la tua musica sarebbe piaciuta un sacco, ne sono certa. Non abbiamo avuto il tempo di parlare delle tue canzoni e di venire ai tuoi concerti, perché lui purtroppo non è stato fortunato come me. E allora ho pensato, che i miei occhi e le mie orecchi in quel momento erano anche le sue.

Si, sono passati 11 giorni ma con la testa sto ancora lì. Ti scrivo si, ma so che queste quattro frasi ad effetto probabilmente non le leggerai mai. Che poi forse non ho nemmeno il diritto di farlo, forse a 36 anni non si dovrebbero scrivere lettere da fan al proprio cantante preferito. Diciamoci la verità, queste sono cose si fanno durante l’adolescenza. E’ che spesso mi sento come “quella signorina biondina (ma mica tanto), carina col macigno sulla schiena che dice in giro che è uno zainetto”. Anch’io le scuole le ho finite da un pezzo! Però in fondo chi la stabilisce l’età in cui non ci si può più innamorare di una canzone, di una voce, di un sorriso? Eh, chi eh? No perché io mi sa che ho bisogno di una proroga.

Però Alessà anche tu… esageri! Hai una voce che mi scioglierebbe anche elencando la lista della spesa. Brutto non ti ci si può chiamare, anzi ti chiamerei con mille altri aggettivi che con brutto non hanno niente a che fare, per quanto le mie amiche trovino discutibile il mio gusto a tal proposito. E poi sembri una persona spettacolare, ma troppo!!

Allora io questo ti chiedo: mi dici che difetti hai? Sei pesante? Sei permaloso? Ti puzza l’alito? Ti piacciono i broccoli? Dai qualche difettucio lo avrai anche tu no? E allora dimmelo, così la smetto. Di fare cosa? di sognarti come la persona meravigliosa che viene fuori dalla tua musica e dai tuoi concerti, da ogni tua singola parola! Perché Alessà sono passati 11 giorni, e così non va per niente bene!!