In rientro dal Cammino

Qual è il rimedio alla tristezza da rientro?

Solitamente organizzare subito un altro viaggio funziona, in questo caso un po’ meno, ma continuo a sforzarmi.

Parto con il concentrarmi nel futuro prossimo, ma poi mi ritrovo a cercare le Salomon e guardare le tappe del cammino partendo da Saint Jean. Eh già, ho deciso di rifarlo tutto il prossimo anno, ad aprile. Solo che manca ancora tantissimo tempo…

Nel frattempo però ho già qualche viaggetto pronto che spero di raccontarvi. In tasca (o meglio nella casella della posta elettronica) ho già i biglietti per Amburgo e Budapest, e l’Andalusia sta ad un passo. In più fra qualche giorno vado a scoprire un angolo della mia regione a me sconosciuto, ovvero Le Castella, in provincia di Crotone.

Insomma chi si ferma è perduto, ed io non intenzione di farlo. Solo che è maledettamente difficile.

Risentire gli amici del cammino (ad esempio stasera ci siamo sentiti con Donatella) è bellissimo, ma ti fa venire una voglia pazzesca di riavvolgere il nastro e tornare indietro ai nostri giorni spensierati.

Mio fratello dice che sembro Budda (ma io credo intenda il Dalai Lama), perché sono ancora in un mood pacifista e pieno di gioia. Roba che mi manca solo di mettermi a lanciare intorno a me petali di rose e a cantare canzoni mistiche:)

Io continuo a sperare che duri il più possibile, almeno fino al prossimo cammino 🙂

Intanto dentro di me ho cambiato posto a molti tasselli, alcuni che credevo importanti li ho accantonati in un angolino. Altri, invece, li ho rispolverati dandogli un’importanza diversa. Perché il cammino ti da degli spunti, ma il cambiamento poi dobbiamo farlo noi partendo da dentro.