Chi lo ha detto che per viaggiare occorre sempre spostarsi fisicamente da un posto ad un altro?

Si può viaggiare con la fantasia e l’immaginazione, oppure, si può viaggiare attraverso i racconti di qualcun altro.

Ecco, noi a fine maggio abbiamo viaggiato per due giorni attraverso i racconti di Carla e Leo.

Carla e Leo sono una coppia argentina, che da circa 8 mesi viaggia in bicicletta attraverso l’Italia, insieme a Piri, la loro simpaticissima cagnolina. Sono arrivati a casa nostra attraverso il sito Warm Shower, chiedendo ospitalità o la possibilità di poter mettere la loro tenda in giardino. Sono arrivati pieni di gioia, nonostante la stanchezza, e abbracciandoci come dei vecchi amici che si ritrovano dopo tanto tempo.

Il loro calore, che tanto ci ha ricordato Ramiro, e la loro allegria ci hanno da subito conquistati. Quando abbiamo deciso di aderire a questo sito e di ospitare viaggiatori come noi, lo abbiamo fatto nella speranza di poter conoscere proprio delle persone come Carla e Leo.

La loro è una storia di amore bellissima. Amore non soltanto di coppia, ma soprattutto amore verso la vita. Hanno deciso di abbandonare ogni cosa materiale in loro possesso per poter scoprire il mondo e viaggiare, e la loro felicità è così palpabile da essere contagiosa. Li abbiamo ascoltati raccontarci di come hanno affittato casa in Argentina, dell’arrivo in Italia, dell’ottenimento della cittadinanza, delle difficoltà avute, ma soprattutto delle bellissime storie vissute.  In tanti hanno saputo cogliere il bagliore della felicità nei loro occhi, ed in tanti li hanno aiutati ed accompagnati lungo questa avventura, e nel nostro piccolo ci abbiamo provato anche noi.

Ormai hanno amici in tutta la Sicilia, dove avevano trascorso gli ultimi 3 mesi prima di arrivare in Calabria. Hanno girato per tutta l’isola riempiendosi gli occhi di bellezza e dell’amore che la gente del luogo ha saputo dargli.

Sentire la loro storia ha riacceso in me quella sensazione di non aver ancora trovato il mio posto nel mondo, e non parlo di un posto in senso fisico, non solo quello perlomeno.

Mi sono anche resa conto di come la percezione del mondo, mia e di mio fratello, sia per tanti aspetti lontana da chi ci circonda. Il “ma come fanno a dormire in tenda?” ha per molti scavalcato la bellezza della loro scelta, ma credo sia un sentimento molto soggettivo.

Alla fine ci è toccato salutare i nostri nuovi amici. La tristezza dei saluti è stata compensata dalla loro gioia nell’accettare il Mate che gli abbiamo regalato (dei calabresi che danno il Mate a due argentini credo sia il massimo) e dalla consapevolezza che ci rivedremo presto. Non sappiamo dove, se in giro per l’Italia, l’Europa o l’Argentina, ma sappiamo che succederà, e allora sarà come non essersi mai persi di vista.

Se intanto volete seguire le loro avventure potete farlo su Facebook, attraverso la pagina Happy Hours Bike Travel oppure attraverso il loro profilo Instagram.